18 scuole materne di Modena hanno deciso di adottare piatti e bicchieri lavabili e riutilizzabili al posto delle stoviglie usa e getta. Si risparmieranno circa 57 kg di plastica al giorno.
Da novembre aderiranno all’iniziativa anche alcune scuole primarie dove si utilizzeranno stoviglie in polpa di cellulosa completamente riciclabili e compostabili.
(Fonte: Greenme)
Il progetto è di uno studio di architettura di Londra, Y/N Studio, e pare piaccia molto al sindaco Boris Johnson. L'idea è di creare una sorta di corsia preferenziale sul fiume Tamigi, percorribile nuotando. I pendolari nuotatori potrebbero lasciare i vestiti da lavoro in appositi spogliatoi nelle stazioni di arrivo e magari uscire di casa in costume da bagno.
Due i vantaggi: il nuoto è un sistema di trasporto ecologico a zero emissioni inquinanti e poi d'inverno l'acqua gelida del Tamigi fa benissimo alla pelle.
(Fonte: IlMessaggero.it)
Torna questa settimana l'apprezzata rubrica “Mamma Chimica” di Sara Alberghini. Questa settimana si parla di Ecolabel. Buona lettura!
La certificazione Ecolabel è un marchio di qualità ecologica concepita e garantita dalla UE. Si riconosce dal simbolo del “fiorellino europeo” riportato direttamente in etichetta. Secondo me è un ottimo compromesso di performance-prezzo-impatto ambientale tra i prodotti ecologici di nicchia e quelli commerciali famosi, più economici ma inquinanti. Inoltre i prodotti Ecolabel si possono anche trovare nei supermercati e nei discount.
Un prodotto o un servizio ottiene il marchio Ecolabel solo se:
1) è efficace (es. detersivi che lavino!)
2) non contiene sostanze pericolose per la salute
3) abbia un impatto ambientale minimo anche usando sostanze (o parti di molecola) di origine petrolifera. Infatti CALCOLA esattamente l'inquinamento che il prodotto avrà durante “l‘intero ciclo di vita”, dalle materie prime fino all'arrivo nelle acque reflue. Quindi c'è attenzione anche al tipo di confezione o flacone. Non gli interessa invece l'origine della materia prima. In pratica l'obiettivo è che Ecolabel arrivi a coprire il 30% dei prodotti esposti in un negozio. (Ovviamente se fosse imposto di usare "solo" sostanze di origine vegetale, sarebbe un vero e proprio disastro ecologico, perché le piantagioni di cocco e di palma verrebbero devastate!)
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